Assunzione della Vergine, 1527


olio su tela, cm 238 × 193
Celana (Caprino Bergamasco), chiesa di Santa Maria Assunta

Alla fine del 1525 Lorenzo Lotto fa ritorno a Venezia, la sua città natale, ed è lì che dipinge l’Assunzione della Vergine per la chiesa parrocchiale di Celana, subito spedita nella bergamasca; a commissionarla fu probabilmente un mercante ed amico di Lotto, Balsarino Marchetti Angelini, caprinese, già mecenate del pittore per la pala di Santo Spirito a Bergamo.
L’Assunta è caratterizzata da una ricerca cromatica intensa e da una composizione fortemente teatrale, da linguaggio feriale che si manifesta con particolare vigoria in alcune espressioni sgomente e in alcuni gesti di stupore devozionale degli apostoli: tutti rivolti all’evento centrale nella parte superiore del dipinto, i seguaci di Cristo sono disposti in forma circolare attorno al sepolcro mariano che, vuotato della salma, reca all’interno alcune rose (fiore-simbolo della Vergine Maria) a testimonianza dell’evento miracoloso.
La Madonna viene assunta in cielo nel dinamismo concitato delle vesti mosse dal vento, attorniata da quattro angeli che la assistono: particolarmente importante è il peso visivo che Lotto dà ai colori delle vesti, che assumono nella loro imponenza un ruolo da protagonista grazie al contrasto di toni della tavolozza (i rossi e i blu), tutta giocata sull’alternanza tra cromie calde e fredde.
Nel registro inferiore del dipinto un’ulteriore carica teatrale è data, come si è già accennato, dai dodici apostoli. Alcuni assistono oranti e increduli all’evento, protendendo le mani giunte e le braccia verso il miracolo dell’Assunzione, altri osservano sgomenti il sepolcro lasciato vuoto: tra questi, indimenticabile è il personaggio vegliardo, con la barba imponente, che si sporge in basso indossando gli occhiali pince-nez per visualizzare ‘a fuoco’ il sepolcro, ormai lasciato vuoto. Un altro dettaglio che testimonia la narrativa sapiente e lo spirito di Lorenzo Lotto si materializza in secondo piano sulla collina, all’ombra dell’albero sul lato sinistro: si intravede Tommaso, l’apostolo incredulo che si è attardato e a cui la Vergine lascia ricadere, quale prova tangibile della sua assunzione, la cintola blu che ricade verso di lui.
Un confronto classico, utilissimo per comprendere le differenze tra le classi sociali della committenza e i linguaggi stilistici dei due autori, è tra l’Assunzione di Celana e l’Assunta di Tiziano in Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia (1516-1518), uno dei maggiori capolavori della pittura del Cinquecento: se Lotto, in opere come questa, è l’alfiere delle periferie artistiche, il suo rivale Tiziano, al contrario, è il campione dei potenti e dei regnanti grazie ad una pittura pomposa e celebrativa.
Il cattivo stato di conservazione della tela di Celana – già registrato nell’Ottocento, quando la superficie pittorica, anticamente su tavola, venne trasportata su tela – non ci permette di leggere integralmente la firma sul Cartiglio arrotolati in primo piano a sinistra che, sappiamo dalle fonti antiche, era “laurentius lotus / [1527 pinxit]”.

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